Federico Zullo, presidente e fondatore di Agevolando: “Tutto nasce dall’entusiasmo e dalla voglia di restituire l’aiuto ricevuto”
Mi chiamo Federico Zullo e sono il Presidente e Fondatore dell’Associazione Agevolando.
Quando ero un bambino dovetti andare a vivere in una comunità protetta perché mio padre non mi aveva riconosciuto e mia madre era tossicodipendente. Eravamo più di trenta bambini e ragazzi allontanati da famiglie in difficoltà. Appena maggiorenne arrivò il momento di uscire e tornare dalla nonna. Non c’era serenità a casa ed io non ero ancora pronto per costruirmi un futuro. Uscivo sempre con gli amici. Volevo studiare per l’università ma non ci riuscivo.
Serviva una svolta: mi trasferii a Ferrara e cambiai indirizzo universitario perché volevo studiare per diventare educatore seguendo l’esempio di chi mi aveva aiutato e protetto. Diventai presto educatore.
L’entusiasmo, la passione e la voglia di restituire l’aiuto e il sostegno ricevuti mi avevano dato l’opportunità di lavorare nel mondo dei bambini e dei ragazzi che vivono fuori dalla loro famiglia. Però c’era un problema: quando i ragazzi accolti diventavano maggiorenni, i Servizi sociali non mettevano più a disposizione risorse… Dove sarebbero andati? Che fine avrebbero fatto? No, non ci stavo. Tutto il lavoro fatto per aiutarli e proteggerli non poteva essere vanificato a causa di un nuovo “abbandono”: occorreva fare qualcosa.
Nacque così, nell’aprile del 2010, Agevolando, la prima associazione in Italia creata per aiutare i ragazzi in uscita dalle comunità e ad avere come ideatori e protagonisti attivi i ragazzi stessi.
In questi anni l’associazione è cresciuta moltissimo: progetti con più di 500 ragazzi con l’aiuto di tante persone generose e sensibili.
È troppo rischioso “abbandonare” i ragazzi a diciotto anni!
Molta è la strada ancora da fare: sono migliaia ogni anno quelli che escono impreparati dall’accoglienza. Sono troppi: per questo abbiamo ancora bisogno dell’aiuto di tutti.