Un successo chiamato TwinNet
Ci volevamo provare, e ci siamo riusciti. In quasi due anni di percorso, di viaggi Italia-Francia e di incontri e confronti, scambi e condivisioni, il progetto KA210 TwinNet ha fatto nascere, e crescere, il Care Leavers Network in Francia. Siamo stati a Rennes, a Lione, a Lille, a Digione e poi di nuovo a Rennes, per l’evento finale che il 10 dicembre ha ufficialmente chiuso il cammino con un ultimo momento di condivisione. Ed è andato talmente bene che poi a gennaio, nonostante il progetto fosse già chiuso, il gruppo si è visto di nuovo, un’altra volta.
Durante l’ultimo incontro, a inizio dicembre, sono state presentate le buone pratiche raccolte nel vademecum finale del progetto, uno strumento pensato per offrire linee guida concrete a operatori e istituzioni. In particolare è stato dato rilievo agli interventi delle rappresentanti di Rennes, Lione e Lille, che hanno mostrato come spazi di confronto e partecipazione strutturati possano migliorare il sistema di protezione e favorire l’autonomia dei giovani. Un momento cruciale per condividere prospettive future, rafforzando l’impegno per un supporto inclusivo e sostenibile a livello locale ed europeo.
In questi lunghi e appassionanti mesi, dopo aver visto nascere il primo Care Leavers Network in Bretagna con 14 ragazzi e ragazze e la partecipazione di 18 enti, abbiamo lavorato per rafforzare advocacy e scambio tra care leavers e professionisti italiani e francesi. Nel frattempo, grazie anche al ruolo fondamentale giocato da CREAI Bretagne, l’entusiasmo si è diffuso e nel corso delle sei visite e grazie ad altri 22 enti che hanno voluto esserci, nel 2024 il CLN si è allargato alle regioni Auvergne-Rhône-Alpes, Bourgogne-Franche-Comté e Hauts-de-France. Una vera ondata che oggi coinvolge oltre 80 giovani, più di 110 professionisti e 40 enti francesi, insieme a 20 care leavers, 9 professionisti e 5 enti italiani.
Il risultato? Aver coinvolto così tanti ragazzi e ragazze in un percorso di ascolto, parola, autostima, espressione e consapevolezza, e parallelamente aver camminato insieme a tantissimi professionisti e professioniste condividendo con loro esperienza, punti di vista e buone pratiche. Un cammino vissuto da protagonisti, che ha portato alla scrittura di un Vademecum multilingue, di moduli formativi e di strumenti di valutazione, oltre alla costante discussione – che non finirà di certo ora – sull’universo di care leavers, sulle politiche europee e su come continuare a far sentire la propria voce. In Italia, in Francia e in Europa.