Stabiliamo un contatto… Con Fondazione Compagnia di San Paolo in Piemonte e Liguria
Tre province coinvolte: Savona, Genova e Torino e un sostegno per i Care leaver proprio a partire dalle settimane più difficili dell’emergenza sanitaria. Con questo obiettivo, in pieno lockdown, Agevolando grazie al contributo di Fondazione Compagnia di San Paolo ha dato vita al progetto “Stabiliamo un contatto e facciamolo adesso!” nell’ambito del bando “Insieme andrà tutto bene”.
Innanzitutto, il progetto ha dato l’opportunità all’associazione di dotarsi degli strumenti e delle tecnologie necessari per poter continuare anche a distanza le attività del Care leavers network, la rete dei ragazzi cresciuti “fuori famiglia”, in Piemonte e Liguria. Le attività del network sono così potute proseguire e, durante l’estate, è stato possibile svolgere anche alcuni incontri in presenza. I referenti e i care leaver senior dell’associazione hanno anche realizzato un video per rivolgere un pensiero ai ragazzi costretti in casa.
Inoltre, è stato possibile avviare, grazie alla collaborazione con un team di psicoterapeute, dei percorsi di sostegno psicologico per i ragazzi e le ragazze che maggiormente hanno risentito delle conseguenze dell’isolamento e della crisi sanitaria e sociale.
Descrive così le attività svolte Samanta Ferri, referente del network in Liguria: “Gli obiettivi di questa nuova fase di vita del Cln Liguria sono stati, soprattutto, costruiti allo scopo di poter continuare a restare vicini ai ragazzi del network nonostante la distanza fisica e le limitazioni per creare nuovi spazi di incontro, di ritrovo e di scambio, e supportare i ragazzi nella rielaborazione dei vissuti durante il periodo di chiusura totale, per alleviare il senso di spaesamento, solitudine e alienazione. È stato necessario riorganizzare le idee e le energie e individuare una modalità totalmente nuova di stare insieme, di partecipazione e di prossimità, oltre che ripensare alle attività inizialmente immaginate per la prosecuzione dei lavori del gruppo, che ha circa un anno di vita e coinvolge al momento 9 ragazzi e ragazze che abitano in comunità, casa-famiglia o alloggi protetti”.
Con il gruppo sono stati svolti incontri online per condividere le difficoltà e i bisogni comuni per poi individuare due psicoterapeute, Serena Folli per la provincia di Savona e Marta Viola per la provincia di Genova, entrambe esperte di dinamiche adolescenziali e già a contatto con il mondo dei care leaver, che hanno attivato 3 percorsi psicologici con altrettanti ragazzi.
Lo stesso è stato fatto in Piemonte dove sono state individuate due professioniste con le stesse caratteristiche ed esperienze: Elisabetta Novario a Torino e Martina Crisman a Casale Monferrato, che hanno accompagnato in un percorso psicologico 5 ragazzi.
Oltre ai percorsi individuali è stato dato spazio ad attività artistiche in gruppo, finalizzate a promuovere il racconto di sé attraverso la metodologia dello storytelling. In Liguria è stata individuata una professionista: Francesca Pesce (educatrice, videomaker e mamma affidataria) che ha aiutato i ragazzi a comprendere le regole importanti per la costruzione di un messaggio efficace, la scelta del target, le possibilità espressive degli strumenti video. La rielaborazione dei vissuti e degli stati d’animo rispetto al periodo del lockdown sono stati materiale prezioso di confronto, scambio e crescita dei ragazzi durante il laboratorio: importante è stato garantire ai partecipanti la riservatezza circa le tematiche trattate ed esposte.
Un percorso simile in Piemonte, come racconta il referente Giorgio Vergano: “Nel laboratorio di videomaking con Emanuele Basile sono state affrontate tematiche riguardanti principalmente le fatiche conseguenti alla situazione pandemica, sono spesso emerse fatiche personali correlate alle storie di ciascuno. All’interno degli incontri abbiamo individuato nelle passioni di ogni care leaver modalità di espressione ed affermazione del sé, costruendo insieme le basi per la creazione di un video che possa rappresentare il punto di vista dei ragazzi del Cln Piemonte”.
Questi materiali, che come sempre vogliono mettere al centro il punto di vista dei ragazzi care leaver, saranno in futuro condivisi in momenti pubblici, di formazione per studenti e professionisti o nell’ambito di eventi dedicati.
Il supporto della Fondazione Compagnia di San Paolo e la collaborazione con altri enti come il Comune di Genova e il Comune di Torino e la rete delle comunità e case-famiglia delle province coinvolte ha reso possibile la realizzazione di attività dedicate ai ragazzi, in un momento estremamente difficile per tanti.
Conclude Giorgio: “Le attività svolte in questi mesi sono state pensate e progettate per costruire vicinanza in un momento di lontananza e portare, anche se attraverso lo strumento digitale, una presenza fondamentale nelle case di ragazzi e ragazze che stanno affrontando un complesso viaggio di costruzione del loro futuro”.