Bene l’approvazione del Piano Infanzia, ma ora nominare il nuovo Osservatorio
Roma, 1 settembre 2016
Agesci, Anfaa, Arciragazzi, Associazione Agevolando, CIAI, CISMAI, CNCA, CNCM, CNOAS, Comitato italiano per l’UNICEF, Coordinamento Nidi e Prima Infanzia, CGIL, Progetto Famiglia, Save the Children, SOS Villaggi dei Bambini e Unione Nazionale Camere Minorili esprimono soddisfazione per l’avvenuta approvazione, il 10 agosto scorso, del “IV Piano Nazionale di azione e di interventi per la tutela dei diritti e lo sviluppo dei soggetti in età evolutiva” (indicato comunemente come “Piano Infanzia”) da parte del Consiglio dei ministri. Tuttavia, rilevano che l’iter di approvazione ha comportato tempi troppo lunghi se si tiene conto che il Piano era stato approvato all’unanimità dall’Osservatorio Nazionale per l’Infanzia e l’Adolescenza il 28 luglio 2015. Inoltre, le stesse organizzazioni ricordano che il nostro Paese era privo di uno specifico Piano Infanzia da quattro anni, poiché il precedente Piano copriva il biennio 2010/2011, e sottolineano ancora una volta la necessità di garantire continuità temporale tra i diversi Piani nazionali quale impegno di responsabilità pubblica.
Le sopra citate organizzazioni si attendono, ora, che la futura Legge di stabilità preveda risorse adeguate per attuare tutti gli obiettivi del Piano in ogni settore. Si sollecita, altresì, la necessità di dare attuazione e diffusione al Piano nazionale di contrasto alla pedofilia e pornografia minorile, importante addendum del IV Piano Infanzia.
Contestualmente – e proprio in funzione dell’avvenuta approvazione del IV Piano – le succitate organizzazioni richiamano l’attenzione del presidente del Consiglio dei ministri affinché vengano nominati rapidamente – auspicabilmente entro il mese di ottobre prossimo – i componenti dell’Osservatorio Nazionale per l’Infanzia e l’Adolescenza, il cui mandato precedente è scaduto nel giugno scorso. È, infatti, tale Osservatorio ad avere il compito di monitorare l’applicazione del Piano nazionale, di verificarne la concreta attuazione e di predisporre il successivo Piano biennale. È, dunque, indispensabile che l’Osservatorio divenga effettivamente operativo perché il Piano nazionale non rimanga puro atto formale, ma diventi occasione concreta di politiche attive di sostegno dei diritti per l’infanzia e l’adolescenza, a partire dalla definizione dei livelli essenziali quale garanzia di esigibilità stessa dei diritti civili e sociali, così come previsto dal Piano stesso.