Intervista a Paolo Tartaglione: “No all’abolizione dei Tribunali per i Minorenni”
Paolo Tartaglione, pedagogista, counselor e formatore, è vicepresidente della Cooperativa Arimo di Milano e referente dell’Area Infanzia, Adolescenza e Famiglie del CNCA della Lombardia, oltre che socio di Agevolando. Da alcuni mesi è stato promotore di una petizione su Change.org per fermare l’abolizione dei Tribunali per i Minorenni che, ad oggi, ha raccolto più di 16.000 adesioni. Chiediamo a lui di aiutarci a capire meglio i cambiamenti in atto nel sistema di Giustizia del nostro Paese e in particolare quelli che riguardano la Giustizia minorile.
Quali sono, in sintesi, i cambiamenti al sistema della Giustizia minorile che introduce la Riforma Orlando?
Al momento la Legge delega sulla riforma del processo civile (disegno di legge A.C. 2953-A) è stata approvata dalla Camera ed è in attesa di essere sottoposta al Senato. Nell’ultimo anno il Parlamento ha cambiato orientamento spesso e in maniera macroscopica su questo progetto di Riforma: fino a gennaio la riforma aveva pianificato di trasformare il Tribunale per i Minorenni in Tribunale per la Famiglia. Poi questa via è stata abbandonata e si è passati a una proposta di un passaggio al Tribunale ordinario di tutte le competenze sui Minori, attraverso l’istituzione di sezioni specializzate dedicate a minori e famiglia. L’idea che mi sono fatto è che il legislatore non abbia un disegno in mente preciso, ma sia un po’ in balia di diverse istanze provenienti da parti diverse.
Perché la proposta di questa raccolta firme e quali obiettivi si prefigge?
Abbiamo ritenuto fosse importante fare “lobby” anche noi intorno a un’idea di riforma diversa, che non svilisca il valore dei Tribunali per i Minorenni, vera eccellenza del nostro Paese. Non solo: in questi ultimi anni ci siamo accorti che il sistema di tutela dei minori è stato messo più volte sotto attacco dai media, cosa che fino a qualche anno fa sembrava impensabile. Questo ci fa capire che abbiamo sbagliato qualcosa anche nel modo di comunicare all’esterno il lavoro che viene fatto da Giudici, servizi sociali, comunità di accoglienza per tutelare i bambini e gli adolescenti. Dobbiamo tornare a restituire una narrazione positiva del lavoro della giustizia e della tutela minorile. Per questo abbiamo pensato ad una raccolta firme che si propone di raggiungere un numero significativo di adesioni sensibilizzando tutti i cittadini, non solo gli addetti ai lavori. Abbiamo inoltre una scadenza importante: il prossimo 6 luglio si terrà presso la Biblioteca del Senato a Roma una Tavola Rotonda sul tema dell’abolizione dei Tribunali per i Minorenni organizzata dall’Unione Nazionale delle Camere Minorili. In quell’occasione vorremmo portare tutte le firme raccolte e le adesioni dalle principali rappresentanze delle organizzazioni del settore, per far sentire in maniera significativa la nostra voce. Vogliamo chiedere con forza ai senatori che compongono la Commissione Giustizia di stralciare dalla riforma gli articoli riguardanti la disciplina minorile, per portarla a una discussione più accurata e meno frettolosa. La petizione è stata sottoscritta anche da personaggi famosi e autorevoli: da Maurizio Crozza e Carla Signoris fino a Giuliano Pisapia, Gherardo Colombo, Nando dalla Chiesa. Il sostegno di Agevolando, poi, per noi è davvero importante perché la vostra Associazione è costituita da giovani che hanno vissuto “fuori famiglia” e che quindi hanno conosciuto molto da vicino i Tribunali per i Minorenni.
Quali interessi/diritti dei bambini e degli adolescenti verrebbero meno con l’approvazione di questa riforma?
Gherardo Colombo nel riferirsi alla riforma ne ha perfettamente descritto le conseguenze e ha spiegato perché ha deciso di sostenere la petizione: “Ho scelto di firmare perché l’abolizione dei tribunali per i minorenni e delle sezioni dedicate della procura genera il rischio molto concreto e grave che la giustizia finisca per trattare ragazzi e bambini come se fossero adulti, con conseguenze molto negative per loro e per la collettività”. Il rischio più grave della Riforma Orlando è proprio quello, infatti, di assestare un colpo mortale agli interessi dei bambini e degli adolescenti riducendo drasticamente la specializzazione dei Giudici. I Giudici, se la Riforma verrà approvata, saranno chiamati ad occuparsi di questioni delicatissime (penale minorile, abuso sessuale in infanzia, separazioni ad alta conflittualità, maltrattamenti ai bambini…) senza la necessaria specializzazione sui temi dei Minorenni e nessuna competenza di tipo psico-pedagogico, e si dovranno occupare di questa materia al pari di incidenti stradali, marchi, fallimenti… Pensate ad esempio all’istituto di messa alla prova che si basa proprio sul principio di rieducazione del minore. Come valutare questi aspetti senza le opportune competenze? O come potrà un giudice occuparsi di minorenni vittime di abusi e di violenze senza una formazione specifica? Chiediamo allora a gran voce di scongiurare questo rischio per stralciare dalla Riforma tutti gli articoli che intervengono sui minorenni aprendo un confronto maggiormente partecipato e condiviso e che metta realmente al centro gli interessi dei più piccoli.
Per firmare la petizione:
https://www.change.org/p/fermiamo-l-abolizione-dei-tribunali-per-i-minorenni
oppure andare su www.change.org e inserire nella ricerca le parole “tribunali Minorenni”
Il Comunicato stampa di Agevolando
A cura di Silvia Sanchini
Sintetica rassegna stampa per approfondire:
Gli stati generali: http://www.glistatigenerali.com/giustizia/zitta-zitta-avanza-la-riforma-che-cancella-i-tribunali-dei-minori/
Il Fatto Quotidiano:
- http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/06/14/riforma-processo-civile-nuove-ingiustizie-per-i-minori-niente-da-obiettare-1-parte/2823699/
- http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/06/17/riforma-processo-civile-nuove-ingiustizie-per-i-minori-il-grande-malinteso-2%E2%80%B2-parte/2831817/
Consulta anche www.ubiminor.org (per una rassegna stampa e una documentazione approfondita)