Intervista a Chiara Perale, donatrice di Agevolando
Nel 2016 Chiara Perale, ex dirigente del Comune di Bologna, si avvicina ad Agevolando. Da allora, come socia, volontaria, membro del Consiglio Direttivo (dal 2019) e donatrice per l’associazione è stata una persona importantissima, speciale e di grande valore, per noi e soprattutto per i Care leaver che anche grazie a lei quotidianamente possiamo aiutare e sostenere. Ha visto Agevolando crescere e ha contribuito a questa crescita. Questi anni sono stati ricchi di emozioni e… forse saremo di parte, ma queste emozioni vengono trasmesse benissimo in questa intervista che qui potete leggere.
Ciao Chiara, da tempo sostieni Agevolando, credendo fortissimamente in questa associazione e diventando membro del Consiglio Direttivo dal 2016: qual è la cosa che stimi e apprezzi maggiormente di Agevolando?
In molte associazioni, anche di volontariato, il valore aggiunto e quindi la stima, è la professionalità, che ho trovato concreta in Agevolando nelle varie aree di competenza. Ma l’aspetto che più di tutti apprezzo è il cuore, l’amore con il quale ognuno si pone davanti ai problemi, alle storie e alle opportunità con l’obiettivo, sempre, di risolvere i problemi del prossimo, dei ragazzi che vengono seguiti, come se fossero problemi propri.
Andando un po’ più indietro nel tempo, ci racconti come hai conosciuto Agevolando? E cosa ti ha fatto scegliere di sostenere e donare il tuo tempo ad Agevolando?
Andando indietro di 5 anni, in un momento doloroso, faticoso e impensabile della mia vita, mi sono trovata a cercare qualcosa, qualcuno, con cui continuare a dare il mio sostegno educativo e valoriale. Cercavo giovani in difficoltà ai quali offrire la mia esperienza dopo che il nostro Tommaso non c’era più. Qualcuno con cui condividere quei momenti di rabbia, di inadeguatezza, di …porte chiuse che Tommaso, e io con lui, non eravamo stati capaci di superare. In Agevolando ho trovato sia quella richiesta di aiuto da parte di ragazzi posti di fronte ad un momento difficile della loro vita sia persone che, come me, con caparbietà e professionalità si adoperavano in quella grande sfida.
In questi anni, come hai visto cambiare l’associazione?
Ho visto in questi 4 anni crescere Agevolando: pur mantenendo le caratteristiche di fondo di “cuore” proteso con autorevolezza nel sostenere un nuovo futuro per i ragazzi ho visto crescere le professionalità, avviare una strutturazione degli interventi, stabilire una distinzione delle competenze.
C’è una storia che ti è rimasta impressa più di altre, oppure che per te è significativa e useresti come esempio per raccontare di Agevolando?
Non c’è una storia, ce ne sono tante, tante esperienze che attraverso semplici frasi, a volte sussurrate, quasi timide, a volte invece gridate, con senso di rabbia, mi hanno ogni volta richiamato il senso della mia pochezza, ma al contempo la necessità di esserci per aiutare a sensibilizzare un mondo che un po’ di anni fa non immaginavo fosse così ricco di opportunità.
E un’iniziativa che ricordi con orgoglio e entusiasmo?
Anche qui tante sono le iniziative che mi hanno dato entusiasmo, dalla più semplice alla più complessa. Quella che mi ha veramente emozionato è stata quella della presentazione della carta dei diritti dei neomaggiorenni alla Camera dei Deputati, nel gennaio 2020, dove ho toccato con mano la necessità dei ragazzi di essere considerati cittadini a tutti gli effetti, di avere un ruolo come gli altri. Al contempo, insieme al momento di orgoglio condiviso, ho sentito forte la consapevolezza che quello non è stato un momento di arrivo, ma un momento di partenza: nuovi stimoli per continuare con più forza per far conoscere e condividere i “loro diritti”.
Qual è il tuo desiderio per il prossimo futuro, dopo quest’anno passato molto difficile?
Desideri per il futuro ce ne sono tanti: migliorarsi sempre più per essere voce sempre più ascoltata affinchè diventino sempre meno le difficoltà dei ragazzi, essere sempre una squadra coesa e professionale per lavorare in sinergia in una realtà sociale spesso incurante delle discriminazioni, dar voce alle singole realtà regionali in un contesto coordinato e stimolante della realtà nazionale. Per tutto questo sento importante fare un salto di crescita, con un ruolo più incisivo e strutturato a livello nazionale affinchè Agevolando diventi un punto di riferimento forte di tematiche molto spesso ignorate dalla cittadinanza.
Grazie di cuore Chiara, per esserci e credere in Agevolando.
A cura di Gastone Marchesi