Intervista alla nostra donatrice Chiara Fornaciari
Chiara Fornaciari ha conosciuto Agevolando pochi anni fa. Per noi è stata una conoscenza e una scoperta meravigliosa, ci ha aiutato tanto e continua a farlo, coinvolgendo altre persone e trovando nuovi modi per farlo (in questi mesi di pandemia tutti abbiamo dovuto adattarci, essere resilienti come a volte – forse – non sapevamo di poter essere). Per Agevolando Chiara è volontaria e donatrice, sostenendo con un entusiasmo fantastico i Care leaver insieme a noi, e tutte le persone che aiutano l’associazione. Abbiamo voluto intervistarla.
Ciao Chiara, segui e sostieni da tempo Agevolando, ci racconti come hai conosciuto l’associazione?
Ci vorrebbe davvero molto tempo per rispondere a questa prima domanda. Proverò a spiegarlo in poche parole. Tra gli ultimi mesi del 2016 e i primi del 2017 la mia vita ha avuto un grosso scossone. Un grande amore (almeno per me) era finito, mio padre era morto nel giro di una settimana e mia madre era mancata due anni prima. Ero anestetizzata dal dolore e non capivo davvero il senso di ciò che mi stava capitando. “Tutto troppo… e tutto insieme poi” pensavo. E poi non sono più una ragazzina… anzi. Giorni e sere non facili le mie (come quelle di milioni di persone intendiamoci, però erano le mie). Un giorno girellando su facebook per distrarmi, mi viene incontro una foto: ragazzi e adulti con un sorriso che non potrò mai dimenticare. Non so chi avesse postato la foto di Agevolando, ma so che il mio commento alla foto fu “Siete bella gente”. “Grazie” fu la risposta. Un “grazie” che io ho percepito sincero e pieno di affetto e gratitudine. Poco dopo, senza conoscermi e con dolcezza mista ad entusiasmo mi chiedeste di stare con voi nella campagna di raccolta fondi con le piantine dei cactus. Fu un’esperienza bellissima che mi aiutò concretamente. E da allora la voglia di non lasciarvi più. Sì, lo so, sono incostante, ritardataria, male organizzata ma ci sono e vorrei che poteste contare su di me come io conto su di voi.
Venendo al presente, tra pochi giorni sarà Natale, è tempo di regali e a proposito di questi, recentemente hai fatto un gesto molto bello per il tuo compleanno… ce lo racconti tu?
Questa domanda è, invece, facilissima. Più diventi grande e più hai voglia di andare all’essenziale, di rallegrarti e credere che le cose belle hanno senso e danno senso. E allora puoi rinunciare al superfluo, capisci che hai tutto ma che è la condivisione la sola cosa che ti dà energia e senso. Io sono socievole, ho tanti amici e colleghi che sono amici generosi e sensibili. Da qui l’idea di dire “guarda se mi vuoi fare davvero un regalo, fai una donazione ad Agevolando“. E’ stato davvero un bel compleanno il mio!
Qual è la cosa che ti piace di più di Agevolando, che ti fa sentire meglio sostenendo i care leaver attraverso i progetti che portiamo avanti?
Quello che mi piace davvero di Agevolando è che non mi fate mai sentire inadeguata o che faccio poco. Mi fate capire che anche un piccolo contributo è importante e che ci contate. È bellissimo questo. È stimolante. Io mi sento comunque parte del tutto. Forse sarò presuntuosa… Ma quando questo orrendo morbo (il Covid-19) ci darà tregua, qualche idea per raccogliere fondi da sottoporvi ce l’ho…
Oltre a essere donatrice per Agevolando, sei anche volontaria attiva specialmente nella zona di Roma. Ci racconti alcune iniziative che ricordi con piacere, o altre cose nelle quali sei contenta di partecipare?
Attraverso di voi, ho conosciuto persone che lavorano con Agevolando e con altre strutture a Roma (Cecilia Dante e Marco Servillo) e ho cominciato a capire come potevo dare una mano come volontaria. Ho iniziato da poco, e la situazione legata al Covid non mi consente per ora di poter continuare. Appena sarà possibile, però, ricomincerò con piacere. Quello che posso dire è che mi sento portata per coinvolgere chi conosco nella partecipazione di eventi per la raccolta di fondi: sono socievole e le diverse persone che conosco vedo che si lasciano coinvolgere! Forse è quello che so fare meglio.
Cosa diresti a chi non conosce il tema dei care leaver e cosa fa Agevolando per loro e la società?
A questa domanda rispondo così: chi, se non coloro che sono passati dalle stesse sofferenze e chi ha provato con mano le stesse difficoltà, sa come aiutare e cambiare il corso delle cose? Ci siete, avete un’ottima organizzazione e si sente che vi ‘sporcate le mani’ davvero, con coraggio e con ostinazione.
Un desiderio per Natale e un augurio per il nuovo anno?
“Caro Babbo Natale, quest’anno vorrei vedere su tutte le scrivanie, sui banchi di scuola, negli uffici, in banca, le tazze di Agevolando. Sono bellissime ed utilissime.” Vorrei che questo Natale ci aiutasse ancora di più del solito ad andare all’essenziale, quello che ci rallegra, non che ci mortifica. Auguro a tutti noi di uscire da questo momento difficile con la certezza di ritrovarci e abbracciarci forte e… ripartire!
Un grandissimo grazie a Chiara, felici di averla incontrata nel nostro cammino.
Foto: Monica Romei