Il libro: Coabitazioni solidali. Capitolo sui Care leavers ( a cura di Agevolando)
Un libro da leggere per meglio conoscere le diverse forme, metodi, procedure, normative, culture dell’abitare solidale. S’intitola “Coabitazioni solidali. Politiche, programmi e progetti”, edito da Carocci editore e a cura di Giuliana Costa (professoressa associata di Sociologia Generale al Politecnico di Milano) e Francesco Andrea Minora (dottore di ricerca in pianificazione territoriale).
Un capitolo sui Care leavers a cura di Agevolando
L’opera approfondisce numerosi temi: dalle coabitazioni solidali nelle politiche di welfare all’abitare la casa e il territorio con persone con disabilità intellettiva, dall’abitare supportato in salute mentale alle coabitazioni intergenerazionali. Tra i tanti temi un capitolo è dedicato a: “Care leavers, l’abitare dopo la tutela sociale” a cura di Federico Zullo, Katia Dal Monte, Maria Chiara Vita Finzi e Sara Galli.
Un significativo riconoscimento accademico del lavoro dell’associazione Agevolando che contribuisce al volume attraverso i suoi rappresentanti che descrivono le problematiche dei Care leavers nella dimensione abitativa e presentando i servizi relativi all’abitare offerti dall’associazione. Non solo una sintesi delle opportunità offerte, ma l’indicazione che cercare di risolvere il problema dell’abitare è anche una dimensione relazionale e soprattutto di costruzione condivisa di un percorso verso l’autonomia di queste/i ragazze e ragazzi.
Nello specifico il capitolo scatta una fotografia sull’essere Care leavers a beneficio di chi non conosce il fenomeno con il supporto di dati e numeri; c’è poi l’ importante riferimento al primo riconoscimento legislativo sul tema con la legge di bilancio del 2017 e alla letteratura scientifica nazionale e internazionale sui Care leavers.
Gli autori sottolineano come l’abitare diventa un passaggio chiave per questi ragazzi, segnando l’accesso al mondo adulto dove la mancanza di supporto abitativo è una delle principali sfide. Non facile perchè si scontra con i problemi nel mercato immobiliare e delle locazioni, discriminazione e difficoltà economiche date anche da un mercato del lavoro segnato dalla precarietà. Soprattutto per i giovani.
Il saggio analizza anche l’importanza di progetti come “Casa dolce casa“, promossi da Agevolando, che forniscono soluzioni abitative partecipate per i care leavers. Queste iniziative coinvolgono sia volontari che professionisti e cercano di facilitare la transizione all’età adulta attraverso il supporto abitativo, l’assistenza burocratica, la formazione e la creazione di reti di supporto.
Nella riflessione non si nascondono le criticità dei progetti, in particolare la precarietà del supporto dei volontari e la dipendenza da finanziamenti a breve termine. Per questo motivo si evidenzia la necessità di reti di attori sociali per affrontare in modo più efficace le sfide abitative dei Care leavers.
Questa è una breve sintesi del nostro contributo a questa preziosa pubblicazione di cui consigliamo la lettura e la promozione perché lo riteniamo utile per tutti coloro che lavorano su questo tema e/o più in generale sull’abitare nel sociale.
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