Tre giorni in riva al mare per formarci sulla comunicazione
Care leavers, volontari, collaboratori. Dal Piemonte alla Sicilia. Bambini, adulti, giovani e meno giovani e anche tre cani.
Non mancava proprio nessuno alla quinta edizione di “Costruiamo Agevolando Insieme” (C.A.I.), l’annuale appuntamento di formazione per i volontari di Agevolando che quest’anno si è svolto a Rimini dal 28 al 30 settembre 2018.
60 partecipanti, ospiti della Casa per ferie “Stella Maris”, un albergo sociale gestito dall’associazione Papa Giovanni XXIII che ci ha accolto nel migliore dei modi e ci ha permesso di vivere tre giornate insieme di lavoro intenso ma anche di relax in riva al mare. Un grazie particolare va a Paolo, Daniele e tutto lo staff per l’impeccabile accoglienza.
Tanti gli amici con noi. Venerdì sera abbiamo incontrato Nicolò Capitani e gli ospiti della “Capanna di Betlemme”. Ci hanno raccontato l’esperienza di questa casa di accoglienza per persone senza fissa dimora che, ispirata dal fondatore della comunità don Oreste Benzi, si fonda su una specifica metodologia: prima di tutto al centro la persona, da andare a cercare e incontrare anche se lontana o se sembra apparentemente non chiedere aiuto. Enzo, Walter, Lucio e tutti gli altri ospiti hanno poi cenato con noi, con l’ottima pizza della Stella Maris.
Dopo cena il primo talk della tre giorni, che abbiamo provocatoriamente intitolato: “Comunicare il sociale: si può fare?”. Abbiamo chiesto a una cara amica di Agevolando, Cristina Gambini (Icaro Communication), di moderare gli interventi dei tre intervistati: Silvia Forasassi (referente area informazione CSV Volontarimini), Antonella Chiadini (medico e giornalista), Stefano Vitali (Condivisione fra i popoli).
Silvia Forasassi ci ha spiegato il ruolo dei Centri di servizio per il volontariato, invitando ogni volontario a conoscere CsvNet e le diverse sedi dei Csv in Italia che possono offrirci consulenze e supporto. Ci ha poi stimolato a migliorare il nostro modo di comunicare a partire da un’importante riflessione: “Spesso partite dagli strumenti, mentre prima è importante chiedersi perché vogliamo comunicare, cosa vogliamo comunicare, a chi vogliamo dirlo. Solo in un secondo tempo potremo scegliere la modalità più adeguata al nostro scopo”. Inoltre ci ha ricordato che nella nostra comunicazione è importante tenere conto anche del “pubblico silenzioso” che spesso non interviene nei dibattiti sui social ma a cui dobbiamo ricordarci di rivolgerci e parlare.
Antonella Chiadini ha condiviso con i presenti la sua lunga esperienza personale e professionale in ambito sanitario e sociale che in questi anni l’ha portata ad affrontare molti cambiamenti. “La comunicazione sociale – ha spiegato – non ha a che fare solo con il sapere, ma anche con il saper fare e il saper essere. Non bastano slogan ma dobbiamo portare i nostri interlocutori a un cambiamento, educando e formando. Per questo è importante scegliere con cura le parole che usiamo (e quelle invece da non usare mai)”.
Infine Stefano Vitali ci ha presentato il progetto realizzato insieme a San Marino Rtv e alle associazioni Crescere insieme e Rimini Autismo, in cui ragazzi con disabilità hanno formato una vera e propria redazione giornalistica per realizzare servizi televisivi in onda al tg. Ci ha poi stimolato in maniera molto coinvolgente a cambiare il nostro approccio alla comunicazione sociale: “Spesso ci parliamo addosso, siamo lunghi e complicati, gli altri non ci capiscono. C’è invece una grande necessità di fare controinformazione e combattere dall’interno, non nei salotti radical chic, la deriva culturale a cui stiamo assistendo”. E ha concluso invitandoci sempre più a raccontare e valorizzare le nostre storie: “è un patrimonio straordinario che possedete e che dovete condividere”.
La giornata di sabato si è aperta con la gradita visita di Gloria Lisi, vicesindaco e assessore ai servizi sociali del Comune di Rimini che ci ha dato il benvenuto nella cittadina romagnola: “Sono molto felice di accogliervi nella città in cui nel 2013 è nata una sede di Agevolando, con il progetto dello Sportello, che l’amministrazione ha sempre sostenuto. Il vostro essere qui per me è anche un atto politico. In questi giorni quello che sta accadendo al sistema Sprar mi preoccupa molto. Per fortuna ci sono risposte della società civile, come il corso per aspiranti tutori volontari che sta coinvolgendo molti cittadini. Dobbiamo, insieme, riuscire a mobilitare in maniera positiva anche la minoranza silenziosa che crede nel bene ma spesso non lo dice”.
A portarci il suo saluto anche il direttore del Csv Volontarimini Maurizio Maggioni, che ci ha invitato a riflettere sui molti cambiamenti in atto: “La riforma del terzo settore porterà molti cambiamenti alla figura del volontario e al mondo delle associazioni, dobbiamo farci trovare preparati. Al tempo stesso siamo certi che potrete attingere a un ricco bagaglio di servizi e di esperienze che il mondo del volontariato, anche attraverso i Csv, in questi anni ha contribuito a creare”.
La giornata di sabato ha poi proseguito con delle sessioni tematiche sul tema della comunicazione (in particolare su come costruire il piano di comunicazione) e su esercitazioni a gruppi. Parallelamente i coordinatori del progetto “Care leavers network” insieme ai care leavers “senior” hanno programmato il nuovo anno di lavoro, guidati dalle responsabili Diletta Mauri e Cecilia Dante.
Un secondo talk è stato poi dedicato all’approfondimento di alcune “buone prassi”riminesi nell’ambito della comunicazione sociale: l’esperienza di “Mare di Libri”, raccontata dalle volontarie Linda e Maria è straordinaria perché riesce a coinvolgere ogni anno più di cento volontari adolescenti protagonisti di un Festival in cui i ragazzi curano dall’inizio alla fine ogni aspetto: scelta degli autori da invitare, accoglienza, organizzazione degli eventi, comunicazione sui social. “Rimini for Mutoko” è invece, come ci hanno spiegato Giorgio e Barbara Casadei, un vero e proprio “marchio” che nel riminese riesce ad aggregare ogni anno 5.000 persone che partecipano a eventi e sostengono così la causa di raccogliere fondi da destinare alla missionaria riminese in Zimbabwe Marilena Pesaresi.
Ovviamente sabato sera non poteva mancare una serata per il centro storico di Rimini e una cena a base di piadina e cassoni.
Infine domenica spazio alla progettazione comune e alla programmazione, guidati da Danila Giaffreda, della prossima edizione del Care leavers day.
Questa edizione del “C.A.I.” è stata davvero ricchissima di spunti, che desideriamo possano portare frutto nei nostri territori permettendoci di crescere e comunicare sempre al meglio le nostre attività e i nostri progetti.
Ci lasciamo dandoci un nuovo appuntamento: la sesta edizione del C.A.I. si svolgerà infatti dal 27 al 29 settembre 2019. Ad accoglierci sarà questa volta la città tra i due mari: Taranto. *** Sulla pagina Facebook di Agevolando la gallery fotografica con le immagini di Monica Romei.